Category Archives: mostra del cinema di Venezia

venezia 78. titoli di coda

Non ho ancora realizzato il momento esatto, ma ad un certo punto è finito tutto. Forse è accaduto sul vaporetto per andare in stazione, forse mentre mettevo i vestiti in valigia o forse addirittura già dopo l’ultimo film… ad ogni modo è finito. Le persone hanno cominciato ad andarsene, a svuotare i posti che fino a poche ore prima pululavano di voci, e gli schermi si sono spenti.

Una parte di me vorrebbe che la Mostra durasse un anno intero, anzi, perché dire una parte soltanto? Ogni parte di me vorrebbe vedere cinque film al giorno. Un giorno di aprile l’avevo fatto, ma al Lido era la normalità (tra l’altro, per la cronaca, ad aprile avevo guardato: Tomboy, Vagabond, La boum, Le meraviglie, La boum 2, Racconto d’autunno… per me è un gruppo fortissimo, quindi ci tenevo a dirvelo).

Ero stata al Lido solo due volte, ma avevo visto il Lido-spiaggia, quindi era come non esserci mai stata. Durante la Mostra la spiaggia l’ho vista solo una volta, per il resto ho girovagato in un posto nuovo e ho scoperto tantissimi angoli meritevoli… uno su tutti: quello che ospita un bus inglese a due piani che è stato convertito in una sorta di food truck, dove fanno panini buonissimi (penso di poter parlare anche a nome di Em dicendo che era il nostro posto preferito per cenare).

Forse senza la Mostra il Lido mi sarebbe piaciuto in modo generico, come ti piacciono quei posti di mare per le vacanze con l’aria salata e la sabbia sui marciapiedi, invece la combo cinema + mare di sottofondo, appena visibile oltre il muro di cinta, mi ha conquistata. Non si può dire che sappia di Venezia, perché da fuorisede che studia in laguna posso dire che in dieci giorni al Lido non c’era il numero di gabbiani e di canali sufficiente per poter dire che ero Venezia, ma capisco che agli attori facciano fare il giro in motoscafo e quello basti per farli sentire Katharine Hepburn in Tempo d’Estate.

Quando prima di partire volevo riscrivere l’articolo ‘What’s so special about the Venice Film Festival’ mi immaginavo un’esperienze diversa, forse con meno film, anzi decisamente con meno film. Ora che sono tornata e sono seduta sullo stesso divano su cui ho scritto delle mie aspettative, mi rendo conto che avevo un’idea vaga, rispetto al cuore della faccenda: i film.

Invece i film erano proprio il punto… i film e le persone. I giorni passavano e non si può dire che io abbia conosciuto tantissime persone, ma la loro semplice presenza, il loro semplice parlottare in fila davanti a una sala, mi faceva sentire nel posto giusto. I film erano bellissimi, davvero, quelli che non mi hanno convinta per niente si possono contare sulle dita di una mano… una selezione splendida. In più c’era tutto questo gruppo di persone che proiettavano con me la loro mente allo schermo, alla storia. Ogni tanto mi giravo nella semioscurità della sala (come Amelie!) e li guardavo mentre guardavano e mi rivedevo nelle loro posizioni, nelle loro espressioni e pensavo che eravamo un gruppo di affini. Magari non lo eravamo, però con i volti illuminati solo dalle immagini dello schermo mi sembrava di sì.

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venezia 78. riepilogo prima settimana

Io ed Em abbiamo già perso la concezione del tempo ed è due notti che non sogno più, perché è come se sognassi per diverse ore ogni giorno. Le nostre menti rielaborano così tanti contenuti, che siamo in continuo fermento e spesso, mentre siamo in coda per un film, analizziamo gli ultimi visti saltando in modo scomposto dall’uno all’altro.

I nostri quaderni sono pieni di appunti e orari a cui dobbiamo vedere questo o quello; mentre noi talvolta ci separiamo e talvolta ci ritroviamo intorno al palazzo del casinò, sul prato o vicino al red carpet. Il tutto è molto elettrizzante ad essere sincera: potrei vivere così ogni singolo giorno che mi resta nella vita.

Sento che la mia mente in un certo senso sta sfamando tutto il mio corpo, riempiendolo di immagini e parole (e talvolta lacrime), sia metaforicamente sia letteralmente… o almeno mi è piaciuto pensarlo ieri a cena quando mi sono imposta di mangiare del couscous, anche se non avevo fame, giusto perché non avevo mangiato nulla dalla mattina.

La domanda che mi fanno tutti è che attori ho visto, quindi fatemi dire che mentre uscivo da una sala dietro al red carpet c’era Timotheé Chalamet che correva verso un’orda di fan urlanti e fatemi aggiungere che ci sono rimasta male per Zendaya, che è rimasta in coda al cast di Dune, mentre tutti urlavano solo il nome del protagonista (how dare you!).

Em probabilmente vi direbbe anche Oscar Isaac, perché in questi giorni era prezzemolo. Più che gli attori però, mi interessano i film e soprattutto i registi, con cui talvolta abbiamo occasione di parlare, perché sono loro che ci danno gli spunti più interessanti su cui riflettere. Per esempio proprio l’altro ieri ho avuto una bellissima conversazione sulla spiritualità con il regista di ‘Karmalink’, Jake Wachtel, che si era appostato fuori dalla sale dove ridavano il suo film per sentire le opinioni di chi l’aveva appena visto (film pazzesco tra parentesi).

Le nostre giornate sono ore di film e altre ore di noi che parliamo di film. Li analizziamo minuziosamente: un personaggio alla volta, una sequenza alla volta. Per ora il nostro preferito è ‘The power of the dog’ di Jane Campion, ma rimando a più tardi una spiegazione approfondita del perchè… potrebbe volerci un bel po’ a stenderla.

A stamattina i film visti sono 28, di cui 10 cortometraggi (specifico per rassicurarvi) e se volete anche voi fare un po’ finta di essere al Lido con noi potete sempre andare al cinema a vedere ‘Mondocane’ con Alessandro Borghi (visto ieri, merita tanto).

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aspettando Venezia 78

COS’HA DI COSI’ SPECIALE LA MOSTRA INTERNAZIONALE DI ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA?

Alcuni anni fa il New York Times in un articolo si chiedeva ‘What’s so special about the Venice Film Festival?’ (here) ed arrivava alle seguenti conclusioni: bella location, generale clima di low stress, il fatto che fosse facile vedere gente famosa qua e là o ancora più facile sbagliare sala e vedere un altro film rispetto a quello che si voleva.

Pur non essendoci mai stata prima, mi sono sempre figurata questo evento come un festival cinematografico con qualcosa in più degli altri. Non posso ancora fare confronti con Cannes o la Berlinale (purtroppo!), ma è fuori discussione che a Venezia arrivino molti dei lavori più attesi e più interessanti della stagione.

Negli ultimi anni sono passati dal Lido film come Lalaland, La forma dell’acqua, A star is born e Joker, giusto per fare alcuni esempi, che sono andati decisamente bene nella stagione cinematografica successiva, nonché agli Oscar, se vogliamo dirlo.

Anche quest’anno in concorso ufficiale ci sono dei titoli promettenti firmati da nomi del calibro di Almodovar e Sorrentino. Mentre fuori concorso sono attesissimi ‘Dune’ di Denis Villeneuve, ‘Last night in Soho’ di Edgar Wright, ‘The last duel’ di Ridley Scott e la nuova serie HBO dal titolo ‘Scenes from a marriage’ con Oscar Isaac e Jessica Chastain.

Finalmente quest’anno non seguirò da casa, ma sarò là per tutta la durata del Festival e potrò capire in prima persona cos’ha di così speciale. Del resto da un mese a questa parte non faccio altro che pensare a quando sarò lì e correrò da una sala all’altra per vedere più film possibili e tra le altre cose ho deciso che riscriverò quell’articolo a modo mio. Stay tuned. Buoni ultimi giorni d’estate intanto.

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